In seguito all’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2023 ed in attesa di nuove indicazioni sulle tematiche da essa escluse, riepiloghiamo le principali novità in tema di Lavoro attualmente previste per l’annualità 2023.
- SMARTWORKING: è stato prorogato, per il primo trimestre 2023, il diritto dei lavoratori “fragili” di svolgere la propria prestazione lavorativa da remoto mentre è decaduto al 31/12/2022 il medesimo diritto sino ad allora previsto per i genitori di figli con età fino a 14 anni.
- CONGEDO PARENTALE: la legge di bilancio introduce la possibilità per i genitori, alternativamente tra di loro, di utilizzare un mese aggiuntivo di periodo di congedo parentale, fino al compimento del sesto anno di vita del bambino, indennizzato all’80% della retribuzione. Si precisa che non si tratta di un allungamento effettivo del periodo di congedo usufruibile (la cui durata resta identica alla precedente disciplina – massimo 6 mesi per genitore salvo casi particolari – ) ma esclusivamente dell’estensione all’80% a uno dei 9 mesi indennizzabili cumulativamente tra genitori mentre i restanti 8 resteranno al 30%
- VOUCHER: sono state introdotte modifiche alla normativa vigente per coloro che utilizzano, nei limiti e con le modalità previste dalla Legge, i contratti PrestO e i Libretti di Famiglia. In particolare, si registra un innalzamento dai 5mila a 10mila euro lordi del limite dei compensi che possono essere corrisposti annualmente dalle aziende utilizzatrici per la totalità dei prestatori.
- ASSUNZIONI AGEVOLATE: tra le altre, vengono confermate le seguenti agevolazioni: – ASSUNZIONI UNDER 36 – BENEFICIARI REDDITO CITTADINANZA – ASSUNZIONE DONNE RESIDENTI IN ZONE SVANTAGGIATE. Per ulteriori conferme sul pieno pacchetto delle agevolazioni che resteranno in essere e le modalità di utilizzo, si rinvia al momento in cui verrà data piena certezza delle risorse disponibili impiegate
- SGRAVIO CONTRIBUTIVO CARICO DIPENDENTE: per il periodo compreso tra il 1 Gennaio 2023 ed il 31 Dicembre 2023 viene riconfermato il taglio dei contributi previdenziali carico lavoratore nelle seguenti misure: – 3% se la retribuzione annua imponibile ( compresa la tredicesima ) non eccede l’importo mensile di 1923 euro e 2% se la retribuzione annua imponibile non eccede l’importo mensile di 2.692
Tanto ciò premesso, seguiranno importanti aggiornamenti su altre tematiche di rilievo non ancora definite tra cui, su tutte, una riforma dei rapporti di lavoro a tempo determinato e nuove indicazioni su eventuali nuove soglie di esenzione benefit.